Ma davvero insegni yoga? La vera pratica inizia sentendosi liberi

Sono passati dieci anni da quando ho condotto la prima lezione di yoga e ne è passata di acqua sotto i ponti.
Ora dico che è il mio lavoro e mi sono scrollata di dosso quel velo di senso di colpa per cui al  "ma davvero è il tuo lavoro?" rispondo con un sorridente "si,  e ne sono immensamente grata"
Per anni ha quasi sorpassato la fatica dello spiegare che "si, Libera è i mio vero nome" e mi chiedo chissà perché ciò che non è ordinario abbia sempre bisogno di una spiegazione, di un incasellamento, di una necessaria etichetta per risultare più credibile e vero
Ebbene, insegnare yoga è il mio lavoro, ci pago il mutuo, la spesa, e persino le tasse, e non me ne pento, niente di tutto questo offusca o sminuisce l'immenso potere e la straordinaria sacralità di questa disciplina.
La reputo un' enorme fortuna, proprio come chiunque ami il proprio lavoro e ne tragga soddisfazioni e gioie ogni giorno.
Mi capita spesso di conoscere praticanti o semplici simpatizzanti dello yoga che raccontano di come apprezzino quello spazio in cui praticano, quell'ora di quiete che spesso attendono per l'intera settimana, ed è qui che mi rendo conto di quanta fortuna io abbia. Lo yoga non solo è parte della mia vita privata, ma ho la possibilità di praticarlo, condividerlo e sperimentarlo a 360 gradi.
Decidere di insegnare, in qualsiasi ambito, è una scelta coraggiosa e necessita di forti motivazioni che vanno rinnovate e riviste nel tempo, che devono evolvere ed adattarsi alle fasi della vita. Ripeto sempre di essere stata molto fortunata nei miei percorsi di crescita personale e anche nello yoga ho trovato le persone giuste al momento giusto. Non le ringrazierò mai abbastanza, anche se, come accade spesso nella vita, qualcuno ha preso strade diverse e lontane.
Ho imparato che non c'è niente di più vero ed efficace che trasmettere ciò che si è vissuto e sperimentato sulla propria pelle, senza ergere nessuna barriera e nessun gradino tra insegnante e allievo; in questo modo si crea una connessione tale da permettere non solo la trasmissione semplice dei contenuti, ma anche un' incredibile libertà di espressione del proprio essere. 
Oggi posso dire di aver trovato il mio equilibrio e la mia "tecnica" di insegnamento prediligendo classi con basso numero di partecipanti ed un linguaggio famigliare dove tutti possano sentirsi a casa e mai sotto osservazione
La vera pratica inizia sentendosi liberi.


Libera